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11 dicembre 2014

Bangui: una fiaccola che non si spegne

Dove sei tu, giovane uomo, che sei stato armato, drogato e mandato a depredare, uccidere, bruciare i villaggi? Esci dai gruppi armati, deponi l’arma e riprendi il cammino della formazione per crescere e partecipare allo sviluppo del Centrafrica.
Dove sei tu, il capo milizia che manipola, che si arricchisce sulla pelle dei poveri e semina il terrore, la morte e la desolazione? Esci dalla ribellione! Fai atto di contrizione per riconciliarti con la tua comunità e ritrovare la pace del cuore e dell’anima.
Dove sei tu, madre o sorella che alimenti il fuoco dello scontro armato con le tue menzogne e incitazioni all’odio e alla divisione? Esci dalla collera e dal desiderio di vendetta per pronunciare parole di pace, perdono e riconciliazione. In questo modo instraderai i tuoi figli e i tuoi fratelli sul cammino del bene.
Dove sei tu, politico, che ti nascondi dietro il pretesto di una crisi asseritamente religiosa per appagare il desiderio di vendetta personale e conquistare il potere con la violenza. Esci da questa situazione, riconsidera il tuo progetto politico e il tuo impegno per una vita migliore di questo popolo, che non conosce altro che la prepotenza da troppo tempo.
E a te che fornisci le armi e che ti nascondi dietro i gruppi armati per conquistare parti di mercato. Chi sei? Dove sei? Dove sei tu?
Queste sono le parole dell'omelia dell'Immacolata, pronunciate da Mons. Nzapalainga, vescovo di Bangui. 735.000 abitanti, Bangui è la capitale della Repubblica Centro Africana (CAR), stravolta da una guerra civile, che ha raggiunto il suo apice esattamente un anno fa, ma che ha radici lontane. 903,000 persone sfollate, quasi un quarto della popolazione totale del paese, 190,000 profughi fuggiti nei paesi vicini, più di 3000 morti: questo il prezzo della violenza provocata dalla povertà del paese, dall'avidità dei mercanti di diamanti, dall'odio interreligioso tra cristiani e musulmani. 



Il 20 gennaio 2014, Catherine Samba-Panza, sindaco di Bangui, è stata eletta presidente della CAR. Il 24 giugno è stato firmato un cessate il fuoco tra i gruppi di ribelli. Ma gli scontri, le violenze, i morti continuano.


I nostri confratelli domenicani rimasero a Bangui, nel clima generale di pericolo e tensione, durante gli scontri. Ora possono gioire per l'ordinazione sacerdotale di fra Jean Charles, avvenuta il 28 settembre nella cattedrale dell'Immacolata Concezione. 

Questa settimana pregheremo per loro, perché portino sempre alta la fiaccola della Speranza che non delude.

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