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24 maggio 2015

Il dolce profumo

“Riceverete la forza dallo Spirito Santo che scenderà su di voi, e di me sarete testimoni a Gerusalemme, in tutta la Giudea e la Samarìa e fino ai confini della terra” (At 1,8).
La Pentecoste, ci fa immergere in questo mistero spirituale in maniera più profonda. Poiché l’effusione dello Spirito Santo non è prerogativa solamente di questo giorno ma sempre lo Spirito di Dio riempie i cuori di coloro che Lo lasciano agire, ponendolo al primo posto nella loro vita. Ogni giorno, durante le celebrazioni eucaristiche lo Spirito Santo trasforma la sostanza del pane e del vino nel Corpo e Sangue di Cristo. Ogni uomo che riceve il Battesimo diventa figlio di Dio, per lo Spirito Santo che nei cuori grida: “Abbà, Padre!”(Gal. 4,6). Ogni cristiano confermato nel cammino di perfezione cristiana riceve il sigillo dello Spirito Santo, perché possa essere testimone verace di Cristo.

Oggi, allora, ci è data occasione di rivivere la nostra Cresima e glorificare più pienamente Gesù Cristo, in quanto per mezzo dello stesso Spirito avremo più chiara in noi l’azione e l’opera di salvezza operata in noi dal Signore Gesù. Dice S. Agostino a tal proposito: “«Egli mi glorificherà», è come se avesse detto: Egli vi libererà da ogni timore, e vi darà l’amore, grazie al quale, annunciandomi con tutto l’ardore espanderete per tutto il mondo l’odore della mia gloria e immortalerete il mio onore” (Commento al Vangelo di Gv; Omelia 100).

Ecco che san Domenico, di cui oggi si ricorda la Traslazione, si configura proprio su questo modello. Cos’era quel profumo che esalò dalla sua primitiva tomba e pervase tutta la città di Bologna quando, volendo i suoi frati dare più decorosa sepoltura alla salma del Santo Patriarca, traslarono le sue spoglie mortali in un luogo più dignitoso, cos’era dunque se non quel soave profumo di Cristo, del quale egli fu ricolmo avendo vissuto la sua vita in intima unione con Dio?

Così Cristo veniva glorificato, per mezzo di quel buon odore divino di cui il Santo Padre Domenico aveva fatto “bottino” durante la vita terrena, per dare conferma e certezza ai suoi frati dopo la morte che, per mezzo del Ordine dei Frati Predicatori, erano stati chiamati ed essere partecipi alla gloria nel Regno di Dio.

Dunque, restiamo uniti in preghiera insieme con Maria e gli Apostoli e san Domenico, chiedendo il dono dello Spirito Santo, affinché ci guidi alla verità e anche noi possiamo dare testimonianza all’Amore che è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato (cfr. Rm5,5).

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