Il Fado nacque un giorno in cui il vento appena soffiava e il cielo si fondeva col mare, sulla murata di un veliero, nel petto di un marinaio che, malinconico, cantava. Il Fado nacque un giorno tra i vicoli e i caffè, le casas de meia-porta, le balere, le piazze, i giardini, i moli e i bordelli di Lisbona.
Fu Dio,che diede luce agli occhi, profumo alle rose, oro al sole e prati alla luna; a porre in petto ai marinai e ai briganti, alle prostitute e ai marialva, ai carrettieri e agli studenti squattrinati, quel rosario di piume che recitano e piangono cantando.
Il Fado è anime vinte, notti di perdizione, ombre bizzarre. E' una ruffiana che canta, chitarre che gemono, amore e gelosia, ceneri e fuoco, dolore e peccato. Tutto questo è Fado. Il Fado nacque in riva all'oceano, pieno di malinconia e nostalgia per qualcosa che si è perso e che non torna più.
Questo giovedì pregheremo all'Arca di san Domenico per la provincia domenicana di Portogallo. Pregheremo affinché i frati lusitani indichino ad ogni naufrago e ad ogni vedova, ai dispersi, ai sommersi, a chi piange sulle scogliere di Madeira quel sole che sta per sorgere oltre la linea dell'orizzonte, quella croce sulla roccia, quella barca scura che danza nella luce, quell'uomo che fa cenni col braccio tra le vele agitate.
Pregheremo affinché i frati portoghesi consolino e confortino chi attende Colui che è stato perso, ma che torna, torna presto. Le donne anziane sulla spiaggia dicono che non tornerà. Sono pazze! Sono pazze! perché tutto, intorno a noi, dice che sarà sempre con noi.
Pregheremo affinché ogni cuore sia perfetto e batta in noi, il nostro amore in mano Sua,
il mio cuore che è
perfetto in mano Tua.
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