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5 marzo 2015

Frati in blanco y negro

Durante il loro anno di noviziato, i giovani frati domenicani vengono a conoscenza di un santo speciale. Predicatore, spagnolo, missionario, visse tra il 1526 e il 1581. Avete già indovinato di chi stiamo parlando? 

Se questi indizi non bastano, ne aggiungiamo qualche altro: parente di san Vincenzo Ferrer e in contatto epistolare con santa Teresa d'Avila, si distinse soprattutto come maestro dei novizi, di cui - nell'Ordine - è divenuto patrono. Da papa Alessandro VIII, invece, fu proclamato patrono della Colombia. E a lui è intitolata la provincia domenicana di Colombia. 


Naturalmente stiamo parlando di san Ludovico Bertràn. Giovedì sera, quando all'Arca pregheremo san Domenico per i frati colombiani, uniremo al nome del nostro Santo Padre, anche quello di san Ludovico, che ci ha sostenuti nei nostri noviziati e ci ha aiutato di arrivare, sani e salvi, fino a Bologna.

Ma la straordinaria figura di san Ludovico non è l'unica che unisca in spirito frati italiani e frati colombiani. Ce n'è un'altra, quasi dimenticata, ma che di san Ludovico condivise la passione per Cristo, per l'avventura, per l'America Latina e per la formazione dei giovani. Si tratta di fra Reginaldo Frascisco.

Nacque a Bellinzago nel 1919 e nel 1941 entrò nell’Ordine dei Predicatori a Chieri (dove molti di noi studenti hanno vissuto il loro noviziato). Nel 1947 divenne sacerdote e nel 1952 conseguì la laurea in lettere. L'anno successivo fu inviato in Argentina e poi in Bolivia. A Sucre insegnò all'Università statale, fu direttore spirituale del Seminario, svolse intensa attività missionaria e iniziò l´attività di giornalista e pubblicista collaborando con diverse radio locali. Nel 1957 ritornò in Italia, fino al 1964, vivendo in diversi conventi piemontesi.

Finalmente, nel 1964 tornò nelle amate Americhe, prima in Perù e poi, dal 1968 al 1972m a Bogotà, in Colombia. Si dedicò alla docenza in diverse istituzioni universitarie in Perù e Colombia. Fu direttore di una radio, di riviste e settimanali, collaborando con la televisione del Perù e della Colombia. Nel 1972 rientrò in Italia, dove scrisse un'appassionante biografia di san Ludovico. 

È morto a Torino, nel Convento di San Domenico, il 22 settembre 2007. 

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